Oggi vi presento un nuovo giochino per i più piccoli, tutto completamente handmade. Si tratta del gioco che io e la mia piccola chiamiamo: “Cucù, ecco il bottone”.
Il Gioco del “Cucù ecco il bottone” è un gioco pensato per i bambini dai 12 ai 24 mesi. Un gioco che sviluppa sia la motricità fine, sia lo sviluppo del senso del tatto e della vista, aiutando il nostro piccolo nella scoperta dei colori.
Materiali
Vediamo cosa occorre:
- Feltro
- Un nastro
- Un bottone grande
- Forbici
- Colla a caldo
Mettiamo all’opera
Dovete formare con il feltro dei quadratini di vari colori e, se volete, anche di varie forme. Con le forbici effettuiamo un taglio, della grandezza del bottone, al centro dei nostri quadratini in feltro. Prendete il nastro (noi l’abbiamo scelto arancione) e incollateci il bottone proprio all’estremità, con la colla a caldo. Il gioco è fatto.
Iniziamo a giocare
Il vostro bimbo dovrà infilare i quadratini di feltro facendoli passare dal bottone. Con la mia piccola Alison, ogni volta che riesce ad infilare un quadratino gridiamo: “Cucù, ecco il bottone!”.
Questo gioco è utile per:
- La coordinazione occhio-mano
- Per stimolare la motricità fine dei nostri piccoli
- Per la conoscenza dei colori
- Per la conoscenza di nuovi materiali.
Cosa è la motricità fine?
La motricità fine è la capacità di controllare il proprio corpo, in particolare i movimenti fatti con le mani e le dita. Questi movimenti piccoli e precisi richiedono al bambino concentrazione e una buona coordinazione occhio-mano. Ci sono molto attività che si possono svolgere anche durante la normale vita quotidiana che aiutano il bimbo nello sviluppare le sua motricità fine. Come:
- Colorare
- Allacciarsi le scarpe
- Chiudere la cerniera della felpa
- Abbottonarsi la giacca
- Fare puzzle
- Strappare una foglia dall’albero
Gia da neonato, il bimbo sviluppa la sua motricità fine anche quando gli chiediamo di prendere in mano il suo sonaglino preferito. La sue capacità cresceranno e piano piano riuscirà a prendere giochi più pensanti e con più precisione.
Nella vita quotidiana ci troviamo ad affrontare tante sfide e anche i più piccoli sono soggetti alla vita quotidiana, con tutte le sfide che noi, a volte consideriamo scontante.
“La mano è quell’organo fine e complicato nella sua struttura, che permette all’intelligenza non solo di manifestarsi, ma di entrare in rapporti speciali con l’ambiente. (Maria Montessori) “
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