Cresciamo insieme

Non urlare

16/04/2020
Bimba osserva dalla finestra, foto in bianco e nero

“Una delle più grandi difficoltà per i genitori è trasmettere ai figli le regole e i no riuscendo a farsi ascoltare. In Genere, questo avviene perché i genitori tendono ad essere troppo lassisti e delegare ogni scelta ai figli, o al contrario, perché si impongono con toni troppo duri, sguardi glaciali, rimproveri e punizioni. In quest’ultimo caso, non e così insolito che i genitori ricorrano a urla, sgridate e ramanzine infinite. I due atteggiamenti generano la stessa conseguenza: il totale rifiuto e una grande frustrazione da parte dei figli, che si arrabbiano, si innervosiscono e non ascoltano. Nel caso del lassismo, si arrabbiano perché vorrebbero un adulto in grado di prendere posizione in modo amorevole, nel caso dell’eccessiva rigidità, perché vorrebbero trovare nell’adulto che amano toni più morbidi e la sicurezza di chi riesce a gestire la situazione senza perdere la calma”

tratto dal libro “ Sei un bravo genitore se…Roberta Cavallo e Antonio Panarese 

Perché urliamo? Cosa accade in quel momento? Cosa ci fa urlare oltre alla stanchezza accumulata? 

Ci proiettiamo nel futuro, vediamo nel comportamento del nostro bambino il pericolo che possa influire negativamente sul suo futuro e renderlo un adulto “strano”, diverso, non adatto alla società. Noi, non sapendo come proteggerlo, urliamo credendo che così saremo ascoltati di più, urliamo pensando che il concetto venga appreso. Ma le nostre urla sortiscono l’effetto contrario: chiudono le orecchie e il cuore del bambino, lo costringono a nascondersi nel luogo più profondo del proprio cuore. I bambini possono farlo ed è proprio lì che iniziano ad avere paura. 

Quando urli, tu lo costringi a non essere più se stesso, lo costringi a non fidarsi più di te, si crea nel suo piccolo/grande modo di vedere il mondo una convinzione “ la persona che amo di più al mondo non mi capisce, e se loro urlano e sono infelici è colpa mia”.

Questa abitudine sbagliata crea insicurezza. Il bimbo si sente incapace di compiere qualsiasi cosa e a lungo andare inizierà ad adottare comportamenti esagerati così da farsi anche sgridare.  

Dobbiamo imparare a parlare con i nostri figli, che stagione stanno vivendo? Come possiamo aiutarli a vivere le loro piccole difficoltà uscendone vittoriosi? Mettiamoci al loro livello, guardiamoli negli occhi guardiamo il loro cuore, connettiamoci con ciò che stanno vivendo, lasciamoli parlare. 

I figli non sono nostri, ci sono stati affidati perché la vita ha deciso di fidarsi di noi sapendo che avremmo fatto il possibile per farli crescere nell’amore. 

Il loro cuore è importante, quello che vivono è importante; non sottovalutare le tue urla. Potresti dire la stessa cosa con gentilezza, basta solo che impari a gestire le tue emozioni. (Nel prossimo articolo vi consiglierò un libro su come gestire le nostre emozioni)

Sii coraggioso, non urlare rispettalo! Lui/lei non e solo tuo figlio/a, è un individuo con un proprio temperamento che va rispettato e accolto. 

Rispettalo/a nelle sue tappe, rispettalo/a nelle sue emozioni, impara a metterti nei suoi panni, aiutalo/a a trovare una soluzione e amalo/a incondizionatamente, senza giudizio. Ricordati sempre chi lui/lei è. I bimbi che non si sentono giudicati mostrano ciò che sono senza vergogna perché a prescindere sanno di essere amati. 

Quando un grande maestro, Gesù ci dà un consiglio sui piccoli ci dice in matteo che non bisogna scandalizzarli. La parola scandalizzare significa:

“Offendere, turbare la coscienza, il pudore o il sentimento con parole o azioni in contrasto con una norma etica.” 

Prova a ricordare la prima volta che hai urlato, prova a ricordare il suo faccino…certo non era divertente il tutto. E se quindi decidessi di farlo in un modo diverso? Mi domanderai come se non mi ascolta? Te lo farò capire nel prossimo articolo dove spiego come ho convinto la piccola Joy a sistemare i suoi peluche sul letto

Perciò ama, trova la tua gioia e non urlare. 

Potrebbe interessarti anche:

Su questo sito internet utilizziamo cookies tecnici e cookies di terze parti che memorizzano delle informazioni (cookie) sul tuo dispositivo. I Cookies sono normalmente usati per permettere un corretto funzionamento del sito (cookies tecnici), per generare reports sull’uso di navigazione (cookies statistici) e quelli che riguardano la pubblicità di servizi/prodotti (cookies di profilazione). Noi possiamo direttamente utilizzare i cookie tecnici, ma tu hai il diritto di scegliere di attivare o meno i cookies statistici e di profilazione. Attivando questi cookies, ci aiuti a garantirti una migliore esperienza di navigazione sul nostro sito. Privacy e Cookie policy