Ecco come poter gestire i capricci dei nostri figli senza arrabbiarci e prendere il controllo. Un nuovo modo per aiutare i nostri piccoli ad affrontare i capricci, che altro non sono che una richiesta di aiuto in una situazione di disagio.
Non so quanti libri ho dovuto leggere e quanti video ho dovuto vedere per poter imparare a gestire i capricci, o come la chiamiamo noi, “la lagna”. Ci troviamo di fronte a qualcosa di importante, un modo di comunicare dei bambini, di esprimerci un disagio, certo, a volte molto difficile da gestire, soprattuto se siamo stanchi. Urla, sit in in segno di protesta, pianti disperati per un semplice no. I Capricci sono il loro modo di esprimere un disagio che non riescono a gestire, ma imparare a gestire i loro capricci mi ha insegnato che, con la calma e la pazienza, tutto si può risolvere. Si può ascoltare senza per forza far sfociare il tutto in una catastrofe, cosicché il bimbo non si sentirà ancora più mortificato, non solo per il suo disagio, ma anche per aver fatto arrabbiare mamme e papà. Eviteremo così anche di sentirci in colpa per non aver capito e agito per il bene del bambino .
A volte i capricci sono semplicemente una richiesta di riposo, ma altre volte sono una richiesta di aiuto, ed è qui che è nato “il barattolo della lagna”.
A cosa serve il Barattolo della lagna?
Ascoltare i capricci dei propri figli, permettergli di piangere e di sfogarsi anche per una piccola cosa, li aiuta a sentirsi importanti e capiti. Accogliere il pianto o la tristezza che genera il capriccio aiuta il bimbo a sentirsi pienamente amato anche quando non capisce cosa gli sta succedendo. Siamo genitori e vogliamo il meglio per i nostri piccoli, e può essere importante anche imparare ad ascoltarlo quando piange disperato per un no. Pensare che tutto questo potrebbe viziarlo può risultare normale, ma come potrebbe l’amore viziare? L’unica cosa che porterà veramente frutto nella vita dei nostri figli, sarà il dimostrargli comprensione, accoglienza, amore e misericordia in qualsiasi situazione loro si vengono a trovare.
Lo so a cosa stai pensando:” Ma come faccio a mantenere la calma, quando piange disperato, urla e si dimena solo perché deve spegnere la tv, o deve farsi la doccia o deve smettere di giocare perché è ora di mangiare oppure perché non vuole dormire?”
Lo so, non è facile, ma prova a staccarti dal tuo ruolo di madre e prova a guardare tuo figlio come se non lo fosse, come se fosse il figlio della tua vicina, il risultato sarà che trattandolo non da mamma ma da persona a persona, lui si sentirà completamente a suo agio con te e lì capirà che tu ci sei, non per insegnarli a non fare i capricci ma per aiutarlo ad ascoltare quello che sta avvenendo dentro il suo mondo interiore.
Ma vediamo come funziona il Barattolo della lagna
Prova a farlo sedere al tuo fianco, e insieme prendete il barattolo della lagna, che magari avete precedentemente preparato giorni prima, scrivi insieme a lui , se è piccolino, su un bigliettino bianco il motivo del capriccio porgendo delle domande tipo: Cosa è successo? Cosa stai provando? Se è più grande può anche disegnare il motivo del suo capriccio oppure se sa scrivere, può scriverlo lui.
Dopo averlo scritto, insieme cercate la soluzione al problema, sarà molto interessante se accoglierai i capricci come una richiesta, e ciò che ti sconvolgerà di più sarà proprio la soluzione che il bambino troverà. Sarà geniale, come sempre, perché ogni bimbo è un piccolo genio in questo mondo.
Risultato finale, si calmeranno non perché sono stati puniti, ma perché sono stati ascoltati!
Buona scoperta e lasciati sorprendere
Mom3artist
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