Vi racconto come noi genitori possiamo diventare l’aiutante magico dei nostri figli. Non è compito tuo risolvere il disagio o il problema, ma puoi aiutarli ad ascoltarsi, aiutandoli a trovare la soluzione a ogni sfida che la vita decide di presentare ai nostri piccoli eroi.
VI racconto come un gesto considerato da noi adulti non necessario, in alcuni momenti della giornata, possa cambiare la vita dei nostri figli.
Ci troviamo di fronte a piccoli eroi che ogni giorno affrontano la loro vita, andando alla scoperta, esploratori alla ricerca di un modo, con ogni strumento a loro disposizione per imparare.
Nella vita dei nostri figli a volte succedono delle cose che noi consideriamo spesso sciocchezze, piccolezze che generano un pianto o un capriccio, magari fatto in un momento della giornata in cui immaginavi di rilassarti e di vederli già tutti a letto. E invece, proprio in quel momento, ecco presentarsi il capriccio, magari per un piccolo gioco smarrito, per una copertina che chissà dove sia ora, per un piccolo personaggio scomparso nel caos.
Ed è qui che ti chiedo di fermarti, di ascoltare. Ti prego fermati solo per un momento e mettiti nei panni di tuo figlio. Cosa faresti, se avessi smarrito qualcosa a te molto caro? Impazziresti nel cercalo per tutta la casa, ma magari per tuo figlio, in quel momento, non hai né la forza né la voglia per aiutarlo a cercare, magari perché dovrebbe già dormire o perché è ora di mettersi a tavola. E’ qui che il tuo ruolo diventa determinante, è qui che tu acquisti 100 punti agli occhi del tuo piccolo, è qui che devi trasformarti nel suo aiutante magico.
Non ti chiedo di ribaltare la casa, ma ti chiedo di essere presente lì con lui, ascoltarlo e insieme trovare una soluzione.
Io e la mia piccola bimba, quando lei si è letteralmente disperata per una piccola farfallina di plastica smarrita, abbiamo cercato per tutta casa, su ogni mobile, in ogni stanza (e credetemi ero davvero stanca) ma alla fine pian piano siamo ritornati a letto. Ecco l’illuminazione, se gli presentassi un altro personaggio ferito da guarire? Tentar non nuoce. Mi sono presentata a lei con il nuovo amichetto di plastica e un cerotto e sapete cosa è successo? Gli occhi della mia piccola si sono riempiti di speranza, di ammirazione e di gioia per quel nuovo amico. Quella stessa sera ho aiutato la mia piccola bambina e lei ha scoperto che la vita è bella, che c’è speranza anche in situazioni un po’ tristi. Quella stessa sera ho capito che puoi passare intere giornate con il tuo bambino, ma non essere mai il suo aiutate magico, e invece puoi decidere di stare lì in quel momento, non trovando la soluzione al posto suo, ma accompagnandolo nella sua sofferenza portando speranza.
Perché, vi sto scrivendo questo? Perché i bambini, anche se noi li vediamo sempre giocare, possono soffrire e sono sensibili esattamente come noi, anzi, di più. Non sottovalutate la loro sofferenza, anche se è per un giochino smarrito, perché per loro può essere davvero importante. Sii il suo aiutante magico e non te ne pentirai.
Mom3artist
Nessun commento