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Perché mio figlio morde

14/03/2024

Sono tanti i genitori che si chiedono: ” Perchè mio figlio morde?”. Niente panico mamma, niente panico papà, il tuo bambino sta bene!

Una grande maggioranza di genitori, per non dire quasi tutti, si sono trovati ad affrontare questa fase delicata della crescita del proprio figlio. Quasi tutti noi abbiamo dovuto giustificare il comportamento del nostro bambino di fronte a un genitore contrariato per un morso dato al proprio figlio.

Forse ti sei trovato a pensare: “Mio figlio è violento”. Oggi, però, voglio darti una notizia rasserenante: tuo figlio non è violento. Anzi, è perfettamente normale.

Uno studio condotto dalla National Association for the Education of Young Children (NAEYC), l’Associazione Nazionale per l’Educazione dei Giovani Bambini, stima che uno su dieci bambini, intorno ai 2 anni, morde.

Ricerche neuroscientifiche ci offrono una spiegazione sull’evoluzione del cervello dei bambini, situando qui la radice del comportamento. Tuo figlio non morde un altro bambino perché è violento, ma perché in quel momento non riesce a gestire le proprie emozioni, o perché è stanco, o magari perché ha fame. È il cosiddetto Cervello Rettile a prendere il sopravvento nei momenti di rabbia, fame, stanchezza o pericolo. Come madre di quattro bambini, porto sempre con me della frutta fresca e pezzi di parmigiano, pronti per essere mangiati. I bambini potrebbero essere nervosi semplicemente perché hanno fame, o a volte potrebbero mordere per esprimere affetto. Non ti è mai capitato di dirgli: “Ti mangerei per quanto sei bello e dolce”?

Ma allora, perché mio figlio morde?

Cerchiamo di capire cosa accade nella mente del tuo bambino. Immaginiamo una situazione tipica: siamo al parco e tuo figlio sta aspettando il suo turno per salire sullo scivolo. Arriva un altro bambino che gli passa davanti e sale prima di lui. Cosa succede? Tuo figlio attiva il suo Cervello Rettile e viene sopraffatto da un’ondata di emozioni. È così arrabbiato che esterna la sua rabbia con un morso, magari al primo bambino che capita.

Biologicamente, la bocca è il canale sensoriale più potente soprattutto nell’infanzia. I neonati esplorano il mondo attraverso la bocca, ma approfondiremo questo argomento in un altro articolo.

Cosa puoi fare in quel momento?

Come genitore, cosa puoi fare? È importante non minimizzare la sua rabbia o la situazione, ma cercare di accogliere l’emozione del bambino e trovare un’alternativa al morso. Ricorda il potere delle etichette: un’etichetta come “sei cattivo” può rimanere impressa nella mente del tuo figlio, influenzando il suo comportamento.

La mia soluzione è stata di dare a mia figlia la possibilità di mordere la nocca della mia mano; non mi facevo male, e lei si calmava magicamente perché nell’immaginario il grande incendio di emozioni che stava vivendo si placava. Caro genitore, così facendo non hai minimizzato la situazione, ma hai dato valore ai suoi sentimenti e alla tua presenza, che ha fatto la differenza permettendogli di essere sé stesso, anche quando è arrabbiato.

Cosa ha imparato tuo figlio?

Dal tuo comportamento, tuo figlio ha imparato che le sue emozioni sono importanti e che esiste sempre una soluzione.

Spero di averti offerto un po’ di conforto e di renderti ora un cuore più leggero riguardo ai comportamenti che a volte tuo figlio manifesta.

Mom3artist

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