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Rispettare i tempi dei bambini 

27/07/2020
  • Bimba sulle scale
  • Bimba sale le scale

In questo articolo io e la psicologa Elvira Iris de Angelis trattiamo insieme un argomento di vitale importanza per far crescere i nostri bambini sicuri, protetti e felici.

Mi capita spesso di confrontarmi con mamme e con la loro preoccupazione sullo sviluppo del proprio bambino. Condivido con voi  un episodio di vita di tanto  tempo fa, che ha aiutato me e la piccola  Joy, ad instaurare un rapporto di fiducia. Un giorno le proposi di giocare insieme,  per la prima volta,  con il memory, ma per qualche motivo, non riusciva proprio a farlo, così , mi impegnavo, facevo di tutto per far si che lo imparasse. Poi, un giorno,  mentre scendevamo le scale di casa, sempre di corsa, presi dalla routine della vita, ho capito qualcosa! 

Una voce dentro me iniziò a dirmi:  “Aspettala, prenditi 5 minuti in più, anche se farai ritardo,  aspetta e rispetta i suoi tempi.”- 

Da quel giorno, mi sono auto imposta di non metterle più fretta. Se abbiamo un’appuntamento importante, da non poter fare ritardo, cerco di organizzarmi in modo da non mettere fretta ai miei piccoli. La nostra vita, non so per quale motivo, ci mette nella condizione di dover sempre correre, ma pensateci, per cosa? Ci affatichiamo per raggiungere standard di vita ideale, lavoriamo con fatica credendo che questo ci porterà ad avere una vita perfetta, ma ne vale davvero la pena? 

Rispettare i tempi dei propri piccoli non è un modo per viziarli, ma gli permetterà di vivere la vita restando presenti che solo un bambino, i cui tempi sono rispettati, può fare. 

Mom3artist 

La psicologa Elvira Iris de Angelis ci parlerà riguardo il rispettare i tempi dei bambini: 

LA LENTEZZA DELLA LUMACA

Osservare, rispettare e accogliere i tempi di apprendimento dei bambini.

I ritmi di crescita e i tempi di apprendimento sono diversi da bambino a bambino, pur seguendo delle tappe indicative, come riportato da alcuni manuali che ripercorrono la crescita evolutiva dei bambini.
Possiamo paragonare la crescita del bambino al tempo delle piante in natura. È controproducente forzare i tempi e anticipare le stagioni di crescita. Il bambino, come la pianta, “fiorisce” quando è il suo momento (dal libro “Slow school Pedagogia del quotidiano” di Penny Ritscher).

Noi genitori abbiamo il piacevole compito di osservare, ascoltare e accogliere con fiducia la crescita e gli apprendimenti dei nostri bambini. Osservare e accogliere vuol dire anche prendere consapevolezza delle caratteristiche e dei bisogni educativi del bambino. Spesso tra noi genitori c’è la tendenza a fare paragoni sia tra fratelli o cugini sia con altri bambini, ad esempio i figli di coppie di amici o gli amichetti di scuola. Non si tratta certo di una gara a chi cammina, parla, va in bici, legge e scrive prima degli altri.  La velocità, a cui siamo esposti, è fonte di competizione. Ma spesso cadiamo in questa trappola finendo per giudicare i nostri bambini in base a nostre o altrui aspettative senza rispettare i loro tempi.

Il confronto oltre ad essere inutile è anche dannoso perché mina alla base la conquista dell’autostima da parte del bambino che si basa soprattutto sul modo in cui le sue figure di riferimento si rapportano a lui. I bambini hanno una grande stima dei propri genitori e noi siamo i primi a dover credere in loro e nelle loro risorse e capacità.

Sviluppare la capacità di attesa  e seminare giorno dopo giorno ascolto attivo, rispetto e fiducia è la sfida di noi genitori moderni.
I ritmi frenetici, i doveri e gli orari lavorativi, la molteplicità di cose da fare ci portano a pretendere che anche i nostri bambini facciano le cose  velocemente. E allora, per non perdere tempo, spesso ci sostituiamo a loro continuandoli ad  imboccarli per mangiare, a prenderli in braccio anziché fare le scale, a mettere e togliere le scarpe e così via.

Rispettare la lentezza dei bambini offrirà loro la possibilità di sperimentare da soli, sbagliare, fare tentativi e poi riuscire in modo autonomo acquistando sicurezza in sé stessi. Questo vale non solo per le autonomie ma anche per gli apprendimenti cognitivi.
Secondo “La pedagogia della lumaca” di Gianfranco Zavalloni, insegnante e dirigente scolastico, è necessario rallentare e dedicare il giusto tempo al bambino, tutto il tempo che gli è necessario per crescere e sbocciare.

Il contesto gioca un ruolo fondamentale e questo è risaputo. Materiali adatti, ambiente organizzato a misura di bambino e approccio giocoso sono gli antecedenti per creare una situazione stimolante ma allo stesso tempo non costrittiva. Inoltre è importante valorizzare l’apprendimento tramite esperienze pratiche, manuali e a contatto con la natura.

Accelerare i tempi e pretendere di far acquisire al bambino abilità più evolute può generare frustrazione sia ai genitori sia ai bambini. Mentre valorizzare la lentezza della lumaca ci porterà ad entrare in ascolto empatico con i nostri bambini e a valorizzare giocosamente le loro risorse.

“Seminate nei bambini buone idee perché anche se oggi non le comprendono sapranno un giorno farle fiorire”

Maria Montessori

Elvira Iris de Angelis

Elvira Iris de Angelis

Elvira Iris de Angelis
Psicologa e Terapista ABA Autismo
Moglie e Mamma di Nina
Su Instagram (@psicologram) condivido attività psicoeducative e creative per valorizzare risorse e abilità di mamme e bambini.

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